Percy Aldridge Grainger
Biografia
Percy Aldridge Grainger nacque l’8 luglio 1882 a Melbourne, studiò pianoforte con la madre e successivamente proseguì gli studi col pianista tedesco Luis Pabst. Il padre abbandonò la famiglia quando il giovane Percy aveva solo 8 anni, che crebbe con una disciplina rigida impartita dalla madre. Frequentò il conservatorio a Francoforte dal 1895 al 1899 e fu scelto come solista al pianoforte in diverse importanti occasioni.
Nel 1901 il giovane compositore si stabilì insieme alla madre a Londra. Qui per 10 anni si dedicò a trascrivere e registrare canti popolari inglesi, oltre che proseguire l’attività di concertista Nel 1914 Grainger si trasferì negli Stati Uniti, dove visse per il resto della sua vita, viaggiando molto in Europa e Australia. Servì brevemente come bandista nell'esercito degli Stati Uniti durante la prima guerra mondiale fino al 1917-18. Nel 1918 divenne cittadino americano. Nel dicembre 1929, Grainger sviluppò uno stile di orchestrazione che chiamò "Elastic Scoring"; delineò questo concetto in un saggio che intitolò: "Ai direttori d'orchestra e a coloro che formano o sono responsabili di orchestre amatoriali, orchestre di scuole superiori, universitarie e di scuole di musica e organismi di musica da camera". Nel 1932 divenne Preside della facoltà di musica alla New York University. In questo periodo riuscì ad inserire il jazz nel programma di studio e invitò Duke Ellington come docente ospite. Durante la sua carriera lavorativa gli fu offerto un dottorato onorario in musica per ben due volte, ma rifiutò gli incarichi chiarendo la sua scelta così: Sento che la mia musica deve essere considerata un prodotto della non istruzione |
Opere
Tra le numerose opere di Percy Grainger, alcune spiccano per il loro contributo significativo alla musica per banda e l'innovativo uso delle sonorità e dei timbri.
Hill Song (1902) fu una delle prime composizioni in cui il giovane Grainger si cimentò con un organico di soli fiati, segnando l'inizio del suo interesse per questo genere.
Durante e dopo la prima guerra mondiale, Grainger compose diversi capolavori per banda:
Infine, il suo capolavoro assoluto per banda, Lincolnshire Posy (1937), è una suite in sei movimenti basata su canzoni popolari inglesi, considerata una delle pietre miliari della letteratura per banda.
Hill Song (1902) fu una delle prime composizioni in cui il giovane Grainger si cimentò con un organico di soli fiati, segnando l'inizio del suo interesse per questo genere.
Durante e dopo la prima guerra mondiale, Grainger compose diversi capolavori per banda:
- Irish Tune from County Derry (1918), una delle sue più celebri trascrizioni basate su una melodia popolare irlandese.
- Colonial Song (1918), un pezzo distintivo per il suo uso ricco e innovativo delle sonorità e dei timbri.
- Molly on the Shore (1920), un vivace arrangiamento di due melodie irlandesi.
- Children’s March: "Over the Hills and Far Away" (1919), un'opera gioiosa che riflette l'entusiasmo e la vivacità del compositore.
Infine, il suo capolavoro assoluto per banda, Lincolnshire Posy (1937), è una suite in sei movimenti basata su canzoni popolari inglesi, considerata una delle pietre miliari della letteratura per banda.
Children’s March
Children’s March, come suggerisce il sottotitolo ("Over the Hills and Far Away"), è un brano descrittivo. L'idea di base è quella di una persona ferma in un punto nel mezzo delle campagne collinari inglesi che sente un vivace canto infantile provenire da dietro una collina. Si tratta di un gruppo di bambini che avanzano saltellando e cantando un simpatico ritornello, avvicinandosi sempre di più, passando davanti all’ascoltatore e poi allontanandosi fino a scomparire di nuovo.
Nonostante la semplicità dell'idea, l'opera rappresenta una rivoluzione nell'uso delle possibilità timbriche e dinamiche della banda per l'epoca. L'organico previsto è molto vasto e ricco, includendo strumenti come il controfagotto, il sax basso, il contrabbasso, il pianoforte e un quartetto vocale (che può essere eseguito dagli stessi bandisti).
Il brano si apre con un tema di otto battute, percepibile subito grazie ai timbri medio-gravi di corno inglese, fagotto, sax alto e tenore. Questo tema viene ripetuto più volte durante tutta la durata del brano, talvolta sostituito da un tema di risposta proposto dai registri bassi dopo una trentina di battute, quasi a imitare uno sberleffo divertito dei bambini. L'evoluzione del tema prevede piccole variazioni che lo rendono sempre interessante.
Una delle caratteristiche più notevoli è l'estrema fantasia usata da Grainger nella strumentazione. Arricchisce costantemente il tema fino alla sorpresa del coro a metà brano. Il coro non è solista e non ripete il tema, ma viene usato come strumento dell'organico, producendo un andamento armonico di supporto al tema, ora eseguito da oboe, clarinetto e sax soprano. Questo effetto curioso dura per una trentina di battute, poi il coro sparisce nel nulla.
Con l'ingresso del coro, i bambini sembrano proprio davanti a noi, il loro entusiasmo è sempre più forte e vivo, anticipato da una rapida progressione di tutti i legni che conduce al vero climax del brano, un pieno orchestrale che coinvolge tutti gli strumenti. Da questo momento in poi, i bambini si allontanano, e le loro voci forti si affievoliscono come riportate dal vento. Il brano si spegne con un diminuendo orchestrale, e il tema passa da uno strumento solista all’altro fino a un'ultima ripresa dei legni insieme. La conclusione vede un delicato duetto tra fagotto e sax baritono, che termina con un lungo, grave "si" arricchito da brevi interventi degli ottoni in diminuendo e divertenti intermezzi delle percussioni.
Nonostante la semplicità dell'idea, l'opera rappresenta una rivoluzione nell'uso delle possibilità timbriche e dinamiche della banda per l'epoca. L'organico previsto è molto vasto e ricco, includendo strumenti come il controfagotto, il sax basso, il contrabbasso, il pianoforte e un quartetto vocale (che può essere eseguito dagli stessi bandisti).
Il brano si apre con un tema di otto battute, percepibile subito grazie ai timbri medio-gravi di corno inglese, fagotto, sax alto e tenore. Questo tema viene ripetuto più volte durante tutta la durata del brano, talvolta sostituito da un tema di risposta proposto dai registri bassi dopo una trentina di battute, quasi a imitare uno sberleffo divertito dei bambini. L'evoluzione del tema prevede piccole variazioni che lo rendono sempre interessante.
Una delle caratteristiche più notevoli è l'estrema fantasia usata da Grainger nella strumentazione. Arricchisce costantemente il tema fino alla sorpresa del coro a metà brano. Il coro non è solista e non ripete il tema, ma viene usato come strumento dell'organico, producendo un andamento armonico di supporto al tema, ora eseguito da oboe, clarinetto e sax soprano. Questo effetto curioso dura per una trentina di battute, poi il coro sparisce nel nulla.
Con l'ingresso del coro, i bambini sembrano proprio davanti a noi, il loro entusiasmo è sempre più forte e vivo, anticipato da una rapida progressione di tutti i legni che conduce al vero climax del brano, un pieno orchestrale che coinvolge tutti gli strumenti. Da questo momento in poi, i bambini si allontanano, e le loro voci forti si affievoliscono come riportate dal vento. Il brano si spegne con un diminuendo orchestrale, e il tema passa da uno strumento solista all’altro fino a un'ultima ripresa dei legni insieme. La conclusione vede un delicato duetto tra fagotto e sax baritono, che termina con un lungo, grave "si" arricchito da brevi interventi degli ottoni in diminuendo e divertenti intermezzi delle percussioni.
Lincolnshire Posy
Grainger accettò l’incarico di produrre quest’opera per l’annuale convention del’ American Bandmaster Association (federazione americana dei mastri banda) che spesso ha contattato grandi compositori per commissionare brani alta qualità, contribuendo così ad arricchire sempre più la letteratura “colta” della musica per banda. Grainger sfruttò le registrazioni fatte anni addietro con il suo fonografo per comporre questa interessante suite costituita da sei movimenti. Ogni movimento rielabora una canzone folk della regione del Lincolnshire e riporta il titolo della canzone originale, con anche un sottotitolo che ne identifica il genere:
1: Lisbon (Canzone del marinaio)
2: Horkstow Grange (Narrando una storia locale)
3: Rufford Park Poachers (Canzone del bracconiere)
4: The Brisk Young Sailor (Tornato per sposare il suo vero amore)
5: Lord Melbourne (Canzone di guerra)
6: The Lost Lady Found (Canzone di danza)
Nel cercare di rispecchiare quanto più fedelmente possibile gli originali, adottò degli andamenti multi-ritmici (soprattutto nel 3° e nel 5° movimento dove troviamo tempi come 3/4+1/8 o 1/4+1/8) rendendone difficile l’esecuzione, soprattutto ai direttori. Le difficoltà incontrate dagli esecutori portarono i direttori a esprimere le loro perplessità, alle quali lo stesso Grainger rispose scrivendo: “Non spaventatevi delle difficoltà ritmiche di esecuzione, sono assolutamente in accordo con le potenzialità di una banda di scuola superiore. Gli strumentisti ai quali piacerà tirarsi indietro di fronte a questi ritmi sono stagionati professionisti che pensano di più alla loro birra che alla loro musica”.
Nel 3° movimento Grainger prevede due scelte per il solista: Flicorno soprano o Sax soprano, il secondo strumento è lo strumento preferito da Grainger pertanto lui lo consiglia caldamente per eseguire il pezzo.
Per venire incontro alle capacità di analisi di molti direttori dell’epoca, preparò solo una partitura condensata (come per pianoforte) in cui inserì tutte le note relative alla strumentazione, a parte preparò singolarmente tutte le parti per la banda. Questo rimase inalterato fino al 1987 quando Fennel preparò la prima partitura completa per l’editore Ludwig che ne ripropose una riedizione.
1: Lisbon (Canzone del marinaio)
2: Horkstow Grange (Narrando una storia locale)
3: Rufford Park Poachers (Canzone del bracconiere)
4: The Brisk Young Sailor (Tornato per sposare il suo vero amore)
5: Lord Melbourne (Canzone di guerra)
6: The Lost Lady Found (Canzone di danza)
Nel cercare di rispecchiare quanto più fedelmente possibile gli originali, adottò degli andamenti multi-ritmici (soprattutto nel 3° e nel 5° movimento dove troviamo tempi come 3/4+1/8 o 1/4+1/8) rendendone difficile l’esecuzione, soprattutto ai direttori. Le difficoltà incontrate dagli esecutori portarono i direttori a esprimere le loro perplessità, alle quali lo stesso Grainger rispose scrivendo: “Non spaventatevi delle difficoltà ritmiche di esecuzione, sono assolutamente in accordo con le potenzialità di una banda di scuola superiore. Gli strumentisti ai quali piacerà tirarsi indietro di fronte a questi ritmi sono stagionati professionisti che pensano di più alla loro birra che alla loro musica”.
Nel 3° movimento Grainger prevede due scelte per il solista: Flicorno soprano o Sax soprano, il secondo strumento è lo strumento preferito da Grainger pertanto lui lo consiglia caldamente per eseguire il pezzo.
Per venire incontro alle capacità di analisi di molti direttori dell’epoca, preparò solo una partitura condensata (come per pianoforte) in cui inserì tutte le note relative alla strumentazione, a parte preparò singolarmente tutte le parti per la banda. Questo rimase inalterato fino al 1987 quando Fennel preparò la prima partitura completa per l’editore Ludwig che ne ripropose una riedizione.
Curiosità
Grainger era un musicista innovativo, anticipò molte forme di musica del XX secolo ben prima che venissero affermate da altri compositori. Già nel 1899 (a fine conservatorio) lavorò con la "musica senza ritmo", utilizzando successioni metriche (incluse sequenze come 2/4, 2½/4, 3/4, 2½/4). Con Lincolnshire Posy il compositore fu innovativo anche nell’utilizzare i termini dei segni dinamici in inglese (storicamente sempre in italiano) come ad esempio: Quicken (accelerando), Slightly soler (meno mosso), Louden (crescendo).
Inoltre, in Colonial Song si può notare la grande fantasia e forse stravaganza di Grainger nel mescolare i colpi della banda creando nuovi e curiosi timbri, ad esempio i fagotti con le trombe in sordina che espongono il tema nel primo movimento.
Le opere di Grainger rientrano in due categorie: composizioni originali e arrangiamenti di musica popolare. Oltre a questi, scrisse molte ambientazioni di opere di altri compositori. Con poche eccezioni, le sue composizioni originali sono miniature, della durata compresa tra due e otto minuti. Solo poche delle sue opere sono nate come pezzi per pianoforte, anche se a tempo debito quasi tutte furono, secondo le sue parole, "distribuite" in versioni per pianoforte.
Grainger era attratto anche dallo sperimentare nuove macchine. Nei primi anni 20 voleva individuare delle macchine che potessero sostituire l’interpretazione umana. Dei suoi tentativi rimangono i nastri magnetici; insieme a Burnet Cross (musicista e cantante) realizzarono la “Music Machine Free”, precursore del sintetizzatore elettrico.
Inoltre, in Colonial Song si può notare la grande fantasia e forse stravaganza di Grainger nel mescolare i colpi della banda creando nuovi e curiosi timbri, ad esempio i fagotti con le trombe in sordina che espongono il tema nel primo movimento.
Le opere di Grainger rientrano in due categorie: composizioni originali e arrangiamenti di musica popolare. Oltre a questi, scrisse molte ambientazioni di opere di altri compositori. Con poche eccezioni, le sue composizioni originali sono miniature, della durata compresa tra due e otto minuti. Solo poche delle sue opere sono nate come pezzi per pianoforte, anche se a tempo debito quasi tutte furono, secondo le sue parole, "distribuite" in versioni per pianoforte.
Grainger era attratto anche dallo sperimentare nuove macchine. Nei primi anni 20 voleva individuare delle macchine che potessero sostituire l’interpretazione umana. Dei suoi tentativi rimangono i nastri magnetici; insieme a Burnet Cross (musicista e cantante) realizzarono la “Music Machine Free”, precursore del sintetizzatore elettrico.
L’attività di Percy Aldridge Grainger appartiene alla musica colta e egli è considerato un esponente importante per la musica bandistica, nonostante questo sia un settore che ha toccato marginalmente rispetto alla sua intensa attività di musicista. Da uno scritto di Grainger del 1939 dichiara:
La banda, con il suo vario assortimento di ance, la sua completa famiglia dei sassofoni, che non si può trovare altrove, il suo esercito di ottoni, non è forse uguale a qualsiasi altro medium mai concepito? Come veicolo di espressione profondamente emotiva a me sembra non abbia rivali.