RALPH VAUGHAN WILLIAMS
Tradizione e innovazione nella musica inglese
Ralph Vaughan William è stato un compositore che ha valorizzato il folklore inglese, integrandolo nelle sue opere. La sua musica, radicata nella tradizione popolare, ha contribuito a definire l'identità musicale britannica del XX secolo, lasciando un'impronta indelebile anche nel repertorio bandistico.
BIOGRAFIA
Ralph Vaughan Williams nacque a Down Ampney (Gloucestershire) in Gran Bretagna il 12 ottobre 1872.
Suo padre, il reverendo Arthur Vaughan Williams, era vicario della città. In seguito alla morte del padre, avvenuta nel 1875, il piccolo Ralph venne accudito da sua madre, Margaret Susan Wedgwood. Si trasferirono a Leith Hill Place, una casa di proprietà dei Wedgwood. Il compositore apparteneva alla classe borghese ma nonostante questa appartenenza non diede mai la sua ricchezza per scontata e lavorò tutta la vita per le idee democratiche e egualitarie nelle quali credeva.
Nel periodo scolastico studiò pianoforte, ma non ebbe molto successo con questo strumento, tanto da affermare che il violino fu la sua salvezza musicale. Vaughan Williams studiò al Trinity College di Cambridge e a Londra al Royal College of Music con due figure importanti della rinascita della musica inglese della fine del XIX secolo, Sir Charles Stanford e Sir Hubert Parry. Nel 1897–98 studiò a Berlino con il noto compositore Max Bruch e nel 1909 a Parigi con Maurice Ravel .
Nel 1904, Vaughan Williams viaggiò attraverso il paese e scoprì le canzoni popolari inglesi, che si stavano rapidamente estinguendo; in seguito incorporò alcune di esse nella sua musica, perché era rimasto affascinato dalla loro bellezza e dal ruolo che ricoprivano nella vita della gente comune. Il suo lavoro contribuì parecchio all'aumento dell'interesse nei confronti del repertorio folkloristico inglese.
È conosciuto inoltre per aver pubblicato nel 1906 l'English Hymnal, una raccolta di arrangiamenti in forma di inno di molte canzoni popolari britanniche, per il quale scrisse il suo celebre "Sine Nomine" ("Per tutti i santi").
Dopo il servizio di artiglieria nella prima guerra mondiale, divenne professore di composizione al Royal College of Music.
Muore il 26 agosto 1958 a Londra.
Suo padre, il reverendo Arthur Vaughan Williams, era vicario della città. In seguito alla morte del padre, avvenuta nel 1875, il piccolo Ralph venne accudito da sua madre, Margaret Susan Wedgwood. Si trasferirono a Leith Hill Place, una casa di proprietà dei Wedgwood. Il compositore apparteneva alla classe borghese ma nonostante questa appartenenza non diede mai la sua ricchezza per scontata e lavorò tutta la vita per le idee democratiche e egualitarie nelle quali credeva.
Nel periodo scolastico studiò pianoforte, ma non ebbe molto successo con questo strumento, tanto da affermare che il violino fu la sua salvezza musicale. Vaughan Williams studiò al Trinity College di Cambridge e a Londra al Royal College of Music con due figure importanti della rinascita della musica inglese della fine del XIX secolo, Sir Charles Stanford e Sir Hubert Parry. Nel 1897–98 studiò a Berlino con il noto compositore Max Bruch e nel 1909 a Parigi con Maurice Ravel .
Nel 1904, Vaughan Williams viaggiò attraverso il paese e scoprì le canzoni popolari inglesi, che si stavano rapidamente estinguendo; in seguito incorporò alcune di esse nella sua musica, perché era rimasto affascinato dalla loro bellezza e dal ruolo che ricoprivano nella vita della gente comune. Il suo lavoro contribuì parecchio all'aumento dell'interesse nei confronti del repertorio folkloristico inglese.
È conosciuto inoltre per aver pubblicato nel 1906 l'English Hymnal, una raccolta di arrangiamenti in forma di inno di molte canzoni popolari britanniche, per il quale scrisse il suo celebre "Sine Nomine" ("Per tutti i santi").
Dopo il servizio di artiglieria nella prima guerra mondiale, divenne professore di composizione al Royal College of Music.
Muore il 26 agosto 1958 a Londra.
CARATTERISTICHE E RICONOSCIMENTI
La canzone popolare fu la fonte del proprio stile musicale. In Gran Bretagna Vaughan Williams istituì il movimento nazionalista; ruppe i legali con l’Europa continentale che per due secoli avevano reso la Gran Bretagna una provincia musicale della Germania. In età avanzata divenne presidente della English Folk Dance and Song Society (EFDSS), la quale, in segno di riconoscenza nei confronti del suo operato in questo campo, gli intitolò la Vaughan Williams Memorial Library. In questo periodo strinse i suoi legami con importanti scrittori interessati alla musica popolare (si ricorda il reverendo George B. Chambers). |
OPERE
Vaughan Williams componeva lentamente e la prima pubblicazione di un suo brano avvenne quando aveva trent’anni. Compose opere, balletti, musiche di scena e per film, musiche chiesastiche, lavori per coro e orchestra, brani orchestrali, musiche vocali e strumentali da camera. Tra le sue composizioni si ricordano l'oratorio Sancta civitas (1929), le opere Hugh the drover (1911-14), Sir John in love (1929) e The pilgrim's progress (1948-49), nove sinfonie, molte liriche per canto e pianoforte.
English Folk Song
Nel 1923, traendo grande ispirazione dalla seconda suite di Gustav Holst, Ralph Vaughan Williams compose English Folk Song. In questo caso Williams ha recuperato tre canzoni popolari britanniche, ne ha estratto il tema principale e lo ha elaborato nella sua suite. Una curiosità di questo brano è che Gordon Jacob (suo allievo) ne ha fatto una “trascrizione alla rovescia“, ossia dall’organico bandistico a quello dell’orchestra sinfonica.
La suite è costituita da tre movimenti che prendono i titoli delle canzoni di origine:
1° Seventeen come Sunday
2° My Bonny Boy
3° Song from Somerset.
Nel primo movimento si alternano momenti di segnali irruenti pur mantenendo una grande eleganza sonora e ritmica; si può inoltre notare l’abilità di inserire accompagnamenti ritmici. L’origine popolare si sente in tutto il suo svolgimento ma durante l’ascolto si cattura il sapiente linguaggio artistico.
Il secondo movimento è contraddistinto dall’andamento lento e mesto; l’introduzione è quasi drammatica, si contrappongono delle parti di oboe da solista a parti dove suona tutta la banda la sonorità rimane tranquilla fino alla fine della prima parte. La parte centrale del movimento è vivace richiamano suoni del periodo medievale successivamente si torna all’attualità con uno sviluppo ritmico legato al contesto storico. La parte finale del movimento ritorna al tempo iniziale riprendendo il tempo lento andando a spegnersi a poco a poco.
Il terzo movimento riprende la forma di marcia affidando il tema a un solista (cornetta) alla quale rispondono piccole sezioni o tutti; da segnalare il passaggio al tempo ternario di 6/8 nel trio che sfocia in 2/4 su tutti (questi passaggi sono usuali nelle marcie inglesi).
La suite è costituita da tre movimenti che prendono i titoli delle canzoni di origine:
1° Seventeen come Sunday
2° My Bonny Boy
3° Song from Somerset.
Nel primo movimento si alternano momenti di segnali irruenti pur mantenendo una grande eleganza sonora e ritmica; si può inoltre notare l’abilità di inserire accompagnamenti ritmici. L’origine popolare si sente in tutto il suo svolgimento ma durante l’ascolto si cattura il sapiente linguaggio artistico.
Il secondo movimento è contraddistinto dall’andamento lento e mesto; l’introduzione è quasi drammatica, si contrappongono delle parti di oboe da solista a parti dove suona tutta la banda la sonorità rimane tranquilla fino alla fine della prima parte. La parte centrale del movimento è vivace richiamano suoni del periodo medievale successivamente si torna all’attualità con uno sviluppo ritmico legato al contesto storico. La parte finale del movimento ritorna al tempo iniziale riprendendo il tempo lento andando a spegnersi a poco a poco.
Il terzo movimento riprende la forma di marcia affidando il tema a un solista (cornetta) alla quale rispondono piccole sezioni o tutti; da segnalare il passaggio al tempo ternario di 6/8 nel trio che sfocia in 2/4 su tutti (questi passaggi sono usuali nelle marcie inglesi).
Originariamente questa suite presentava un quarto brano dal titolo Sea Song, ma fu subito stralciato e pubblicato a sé per volontà dell’editore, regalando così al repertorio per gli strumenti a fiato una squisita marcia che lo stesso autore dedicò alla marina militare britannica. All'interno di questa speciale marcia sono state rielaborate e raggruppate tre melodie popolari dei porti inglesi. |
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